LECCO – Abbiamo letto, sentito e visto molte polemiche e discussioni in merito a quanto avvenuto al nostro collega Francesco Pischedda che ha perso la vita ad appena 28 anni nell’adempimento del suo dovere ed anche gli organi di stampa ci hanno coinvolto in tal senso.
Sarebbe troppo facile in questo frangente, così come nella vicenda di qualche mese addietro dell’altro nostro collega Sebastiano, denunciare le croniche inefficienze del sistema sicurezza. Il momento delle discussioni e dei confronti con chi ci amministra ci sarà, perché la nostra organizzazione continuerà a lavorare per la tutela di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, ma adesso è il momento del rispettoso silenzio e della più profonda riflessione ed i poliziotti della Provincia di Lecco, rappresentati da questa organizzazione sindacale, si stringono vicino al dolore della famiglia di Francesco.
Il nostro profondo cordoglio va ai suoi genitori, alla sua giovane compagna ed in particolare alla sua piccola bambina, di appena nove mesi, che, purtroppo, dovrà crescere con il ricordo e senza l’amore di suo padre. Un pensiero particolare va rivolto anche ai suoi colleghi della sottosezione Polizia Stradale di Bellano che hanno condiviso con lui questi tragici momenti. Noi sappiamo che cosa vuol dire.
Abbiamo letto, nei vari social network che “i Poliziotti di Lecco sono degli eroi”, noi invece crediamo di essere semplicemente al servizio dei cittadini che dobbiamo tutelare e difendere ogni giorno con il nostro lavoro (anche, a volte, lottando contro mancanze e disservizi) ed oggi, in religioso silenzio, piangiamo l’ennesimo sacrificio di uno dei suoi figli per garantire la sicurezza di tutti.
La Segreteria Provinciale Siap