MANDELLO DE LARIO – Tutto pronto per il 97esimo Raduno della Moto Guzzi al via da domani, 7 settembre, ma un antipasto degli eventi è in programma già questa sera, giovedì, al teatro comunale con la conferenza “Moto Guzzi e il suo territorio: studi e progetti per il futuro” dove protagonisti saranno una tesi di laurea sul marchio lariano e progetti per la valorizzazione del patrimonio motoristico mandellese.

Una delle due proposte progettuali che verranno illustrate è stata allestita da un gruppo di professionisti costituito dall’architetto Roberto Riva, dal geometra Fabio Camisasca, dall’architetto Erminia Gabriele, dal geometra Gabriele Riva e dalla grafica Roberta Battaglia. Il pool di tecnici presenterà un’idea pensata per realizzare una nuova struttura museale dedicata ai ciclomotori realizzati nello stabilimento Moto Guzzi. Il nuovo edificio museale, un nuovo edificio tecnologico nelle forme e nei materiali denominato “Museo delle aquile”, non si sostituirà all’attuale Museo Guzzi ma lo affiancherà.

Il primo passo è stato individuare il luogo ideale ove costruire l’edificio: è necessario che si trovi nel centro della città guzzista, che sia facilmente raggiungibile dai mezzi propri o pubblici, che dia anche la possibilità di osservare le meraviglie del nostro territorio e infine che possa incrementare i posti auto a disposizione anche in previsione di un aumento del flusso del turismo. A Mandello un’unica area ha queste caratteristiche e si presta ad accogliere il progetto: l’area tra la stazione e lo stabilimento Guzzi.

Il secondo passo è rappresentato dalla ricerca dell’icona guzzista che è riconosciuta da tutti i cittadini di Mandello e dai motociclisti di tutto il mondo come un simbolo della Moto Guzzi.
La risposta è stata trovata nella moto da competizione classe 500 del motomondiale: la 8 cilindri del 1954/57.

Ultimo passo progettuale la definizione della forma architettonica: osservando la 8 cilindri è stato disegnato il Museo delle aquile.

L’edificio è costituito da due torri (nord e sud) di cinque piani fuori terra e da un corpo centrale di quattro piani fuori terra, i vari piani di ciascuna torre sono collegati tra loro da rampe elicoidali. I materiali che la compongono sono tutti tecnologici: acciaio e vetro principalmente ad eccezione della struttura che sarà in cemento armato.  In copertura si avrà un giardino pensile usufruibile dal locale ristoro/bar posto all’ultimo piano della torre sud, con una vista dall’alto sull’attuale fabbrica della Moto Guzzi, ancora per simboleggiare la vicinanza di passato, presente e futuro.

La scelta del materiale trasparente che caratterizza in particolare la torre sud consente al visitatore di osservare la nuova collezione di motoveicoli già dall’esterno e mentre seguirà il percorso museale potrà dare uno sguardo alle origini e alla storia della casa motociclistica. Sicuramente la vista più importante è quella dall’alto dove l’edificio viene disegnato come riproduzione quasi fedele della storica 8 cilindri: il verde disegna la carena a campana, la torre nord lo pneumatico posteriore della moto, il bar/ristoro in aggetto disegna il cupolino del veicolo e il corpo centrale disegna lo spazio occupato dal serbatoio, dal telaio e dal motore. Completa il disegno una struttura che evidenzia il numero 1 della moto da competizione all’interno del verde in copertura.

Il visitatore verrà accompagnato verso la torre nord e successivamente tramite le rampe e gli ascensori verso i piani superiori potendo ammirare anno per anno le motociclette realizzate dalla Moto Guzzi, al piano terzo e quarto vi sarà un’espansione della sala museale verso il corpo centrale, con delle sale dedicate ai modelli di spicco. Giunti al quinto piano si passerà, per il tramite di un collegamento coperto, da una torre all’altra, si raggiungerà il punto di ristoro dove si potrà fare una pausa godendo di una vista panoramica per poi riprendere e scendere le rampe, al quarto piano passare per un’ampliamento ulteriore degli spazi museali, riprendere la discesa ammirando le moto disposte sempre secondo un ordine cronologico preciso, verso il piano terra e l’uscita.

Data la destinazione è una scelta progettuale quella di lasciare il primo piano ovvero la biblioteca e la sala multimediale al di fuori del percorso espositivo, per una fruizione della storia ed il suo studio un poco discosto ed in piena tranquillità.

Invitando gli appassionati all’appuntamento di questa sera il pool ringrazia l’amministrazione comunale ed in particolare il sindaco Riccardo Fasoli, la Moto Guzzi “perché se non esistesse bisognerebbe inventarla” ed il pubblico che sarà presente.

C.C.
c.canepari@iperg.net