MILANO – Qualche divergenza di vedute fra Regione Lombardia e città metropolitana di Milano è più che lecita, specialmente alla luce delle recenti normative che regolamentano la circolazione dei mezzi inquinanti. A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’Area B infatti la giunta regionale approva una delibera che dà avvio alla sperimentazione del progetto MOVE-IN (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti).

L’Area B – attiva da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 – impedisce a tutti i veicoli benzina euro 0, diesel euro 1, 2, 3 senza Fap (filtro antiparticolato), a doppia alimentazione (gasolio-Gpl e gasolio-metano) e diesel euro 3 con Fap ma che, stando alla voce V.5 del libretto di circolazione, emettono più di 0,025 g/km di particolato. Il provvedimento dà un ulteriore giro di vite rispetto alla già ben rodata Area C, vietando la circolazione a molti veicoli non più solo nel centro, ma su quasi tutto il territorio comunale di Milano, fino a pochi passi da Sesto San Giovanni e da Cinisello Balsamo a nord, per intenderci.

Sarebbero però in molti, secondo la Regione, ad essere penalizzati dalla forte politica dei divieti del Comune di Milano: “È necessario individuare soluzioni che vadano incontro alle esigenze dei moltissimi cittadini, contemperando la tutela dell’ambiente con il diritto alla circolazione. Noi abbiamo proposto, oltre agli incentivi per la sostituzione dei veicoli più inquinanti, anche strumenti come quello della scatola nera da installare sugli automezzi per monitorare le emissioni dei gas di scarico”. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parte da questa considerazione per illustrare il significato della delibera approvata dalla giunta.

“Guardando più nello specifico all’attualità – ha aggiunto Fontana – e quindi all’entrata in funzione di Area B, non posso non ravvisare come il Comune di Milano stia ragionando più in maniera individualistica che di sistema. Senza valutare con i dovuti approfondimenti le ricadute sulla città metropolitana, della quale Sala è sindaco, e, più in generale, sulla mobilità dell’intera Lombardia”.

Move-in è un dispositivo tecnologico innovativo che misurerà le reali emissioni in base a percorrenze e stile di guida. Questo permetterà, al contrario dei divieti, di consentire una percorrenza a tutti, anche a chi oggi è bloccato, ovviamente in base alla potenzialità inquinante del veicolo. Un’innovazione assoluta, secondo Regione Lombardia che sarà la prima in Italia a sperimentarla.

Alessandro Tonini
atonini@iperg.net