PRIMALUNA – La redazione milanese di AutoDigest ha scelto il cuore della Valsassina per testare in offroad una versione speciale della Suzuki Vitara, l’edizione Yoru che in giapponese significa notte.
Particolarità di questo Suv è una buona dose di eleganza, conferitagli dalla carrozzeria in tinta bicolore: il grigio metallizzato dà il cambio al blu notte sui montanti, sulle calotte dei retrovisori e sul tetto. In alternativasi può optare per il bianco o per il nero. L’edizione limitata – prodotta in soli 100 esemplari – è dotata di motore turbodiesel 1.6 da 120 cavalli a trazione integrale, molto parco nei consumi: si possono raggiungere piuttosto facilmente i 22 chilometri con un litro di gasolio, e non si può dire che manchi di prestazioni. L’intelligente cambio automatico a doppia frizione premette di sorpassare in sicurezza, grazie allo scatto pronto che offre.
La ricca dotazione della Vitara Yoru si completa con specchi retrovisori riscaldabili, climatizzatore automatico, navigatore con mappe 3D, proiettori anabbaglianti e luci diurne a led, cerchi in lega bicolore da 17 pollici e tetto panoramico apribile che rende molto luminoso lo spazioso abitacolo e dona maggior comfort ai passeggeri.
Questa versione speciale della Vitara dispone anche della più avanzata tecnologia di sicurezza attiva Suzuki: Adaptive Cruise Control, sistema “Attentofrena” con tecnologia Radar Brake Support, Sistema keyless “Chiavintasca”, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sensore crepuscolare, sensori di pioggia.
Il prezzo è chiaramente superiore rispetto a una Vitara tradizionale: si parla di 31.000 euro – rispetto ai 20-25 mila della versione classica – ma bisogna tenere in considerazione che, inclusi nella configurazione, vi sono parecchi optional che sulle vetture europee costano in genere molto di più. A far lievitare il prezzo contribuisce inoltre il tocco di stile e di personalizzazione che rende la Yoru distinguibile rispetto alle sue numerose sorelle, trattandosi di un’edizione veramente limitata e che quindi non perderà molto valore negli anni.
Alessandro Tonini