PERLEDO – E’ arrivato il caldo e, con lui, si alza l’allerta ozono. L’ossigeno cattivo, come si chiama in gergo, è ciò che più preoccupa, durante la stagione torrida, per la salute degli abitanti del pianeta. Più preoccupanti, sicuramente, le soglie raggiunte e spesso superate nelle città, dove va di pari passo con l’alto inquinamento. Se la cavano meglio, invece, i paesini lariani, con una concentrazione nell’aria nella norma. Uno su tutti Perledo, con il suo massimo giornaliero pari a 221 microgrammi al metro cubo, al di sotto della soglia di allarme che scatta a quota 240, come evidenziato dalla stazione di rilevamento posta alla stazione ferroviaria.
Buone notizie anche per quanto riguarda la concentrazione di biossido di azoto, che si ferma a 53 microgrammi al metro cubo come massimo giornaliero, contro i 200 di valore limite e i 400 di soglia d’allarme.