PERLEDO – Venerdì mattina la Goletta dei Laghi, campagna nazionale di Legambiente in tutela dei bacini lacustri italiani, realizzata in collaborazione con il COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e Novamont, si è recata alla stazione ferroviaria di Varenna-Esino-Perledo per visitare la bottega dei prodotti della Cooperativa di Olivicoltori del Lario, realtà eccellente fondata nell’aprile 2011 e oggi costituita da 30 produttori provenienti da entrambi i rami del lago, sia quello comasco che quello lecchese.
Con la loro attività, gli olivicoltori promuovono uno dei prodotti tipici della zona lacuale, come l’olivo, pianta esistente nella regione già dai tempi dei Romani. La bottega, che propone in vendita una varietà di prodotti derivati dall’olio, oltre ovviamente all’olio extravergine, e altri di produttori consorziati, è stata ricavata riqualificando l’ex deposito della stazione ferroviaria, da tempo dismesso e degradato, operazione possibile anche grazie alla Comunità Montana della Valsassina-Valvarrone-Val d’Esino e Riviera.
La realtà di questa cooperativa è da difendere e promuovere con tutte le buone intenzioni possibili, perché rappresenta un chiaro esempio di buona pratica finalizzata alla riqualificazione, non solo di uno spazio altrimenti fatiscente come l’ex deposito della ferrovia, ma anche di un’attività agricola che rischiava di essere abbandonata per mancanza di forza lavoro e risorse come l’olivicoltura, diventata attività diffusa e condivisa che ha inoltre permesso il recupero di terreni a rischio abbandono, presi in gestione da chi ha fatto di questo faticoso lavoro una missione.
“E’ stata un’altra buona occasione per il nostro circolo – dichiara Costanza Panellaa, presidente del Circolo Legambiente Lario Sponda Orientale – per incontrare gli appassionati olivicoltori della cooperativa e sostenere la loro iniziativa, così come da qualche anno promuoviamo una rete di piccoli produttori locali nell’ambito del nostro programma Terra e Cibo da salvare.”
Come Legambiente e Goletta dei Laghi plaudiamo a questa iniziativa imprenditoriale e ci auguriamo che le istituzioni, dalle amministrazioni locali alla Comunità Europea passando per la Regione, facciano di tutto affinché tale attività si sviluppi e cresca, diffondendosi anche tra i più giovani. L’assegnazione del marchio DOP per la Cooperativa è motivo di orgoglio che ci sentiamo di condividere.
Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è main partner della storica campagna estiva di Legambiente. Attivo da 31 anni, il COOU garantisce la raccolta degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale, che vengono poi avviati al recupero. L’olio usato, che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, è un rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. “La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, spiega il presidente del COOU Paolo Tomasi. L’operato del Consorzio con la sua filiera non evita solo una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese.