PERLEDO – Grande successo e moltissima gente domenica per la tradizionale festa al sacrario di Agueglio dedicato a caduti e combattenti. La manifestazione giunta alla quarantaduesima edizione viene organizzata dal locale gruppo alpini, guidato da Attilio Mattarelli. Molto toccante la cerimonia della mattina iniziata con l’alzabandiera e la posa della corona con la lettura dei nomi di tutti i caduti e dispersi perledesi nelle due guerre mondiali. Don Bortolo Uberti, nativo di Perledo ha concelebrato con altri tre sacerdoti la Santa Messa, durante la quale, in un momento, di raccoglimento sono state ricordate le vittime del terremoto che ha colpito il nostro paese.
Presenti, tra gli altri , il sindaco Fernando Degiambattista, che si è complimentato con gli alpini per quanto fanno, esortandoli a continuare in questa direzione, ed il presidente della sezione ANA di Lecco Marco Magni. Nel suo intervento il presidente ha ricordato i valori che gli alpini andati avanti ci hanno lasciato, e l’impegno di trasmetterli con umiltà e semplicità alle generazioni future, richiamando al senso di responsabilità che ogni alpino ha nei confronti della nostra patria, per la quale molti “veci” hanno dato la vita.
La manifestazione è poi proseguita con il classico “rancio” e con musica e canti accompagnati dall’allegria della banda di Esino. Gli ultimi irriducibili festaioli hanno lasciato Agueglio a notte fonda.
Carissimi Alpini del Gruppo di Perledo,
Vi dico ancora una volta grazie di cuore per la bellissima cerimonia alla chiesetta di Agueglio.
Ancora una volta la cerimonia è stata semplice , ma molto sentita e partecipata coronata da una giornata di sole che ha reso la mattinata indimenticabile.
Ancora una volta i valori che i nostri Alpini andati avanti, hanno lasciato come impegno serio a Noi che indossiamo il Cappello con la Penna, devono essere trasmessi alle future generazioni con umiltà e semplicità, scendendo dai piedistallo del potere e del protagonismo, per camminare prendendoci per mano sul sentiero tracciato, portando ciascuno il proposito zaino affardellato sempre di più dal senso di responsabilità che ciascuno di noi ha nei confronti della nostra bella Italia, per la quale i nostri Alpini hanno dato la loro vita.
W gli Alpini , W l’Italia.
Marco Magni
