LECCO – Il 15 maggio è scattato il divieto di pesca all’agone nelle acque del nostro lago e puntualmente sono scattate le azioni di contenimento del bracconaggio ittico da parte dei nostri guardia pesca volontari.
Nei giorni scorsi sono stati individuati quattro pescatori illegali, di cui uno fermato e sanzionato e tutto il pesce pescato, unitamente alle attrezzature di pesca, sono state sequestrate dai guardia pesca volontari della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (Fipsas). Va tuttavia segnalato che il bracconiere ha porto le sue dovute scuse alla Fipsas e al guardia pesca in questione”.
“La lotta contro i bracconieri – dichiara il presidente dell’ASD provinciale di Lecco Stefano Simonetti – continua con ancora maggiore impegno, fino al 15 giugno tutte le sere i nostri guardia pesca volontari perlustreranno le coste del lago, da Abbadia a Colico e da Malgrate fino a Oliveto Lario. L’ottima collaborazione con la Polizia Provinciale e con la i Carabinieri Forestali permette una vigilanza intensa e la diminuzione di questi atti di bracconaggio, tuttavia la vigilanza continua e tutte le sere saremo presenti anche con una imbarcazione”.
E prosegue: “Le scuse di uno di essi sono una vittoria della nostra Associazione e di tutti i volontari della Fipsas i quali, con impegno e sacrificio, vigilano durante la chiusura della pesca dell’agone per permettere la “frega” del pesce. In questo periodo in cui la fauna ittica è in sofferenza permettere ad una specie importante come l’agone di riprodursi è fondamentale per garantire la presenza anche nei prossimi anni. Auspichiamo che Regione Lombardia e Governo mantengano come prioritaria la lotta al bracconaggio ittico senza tentennamenti e con rinnovata severità senza sconti per chi non rispetta le regole”.