GERA LARIO – Procedure anomale e mancato rispetto del codice di appalti per il Pian di Spagna hanno generato un esposto della procura di Sondrio in cui si sollevano dubbi sulla legittimità dell’assegnazione di un incarico per la redazione di una “Valutazione ambientale strategica”.
Tante le reazioni di fronte al presunto non rispetto dei parametri normativi nell’assegnazione dell’appalto della Riserva. Tra questi, il presidente dell’ente Gian Luigi Spreafico, racconta a Il Giorno che “i fatti rappresentati sono del tutto distorti, in modo da porre in cattiva luce la gestione dell’Ente, adombrando condotte di rilievo penale”.
“I professionisti che hanno operato con la Riserva sono stimate figure di assoluto valore e serietà – prosegue Spreafico -, che da molti anni collaborano con vari enti pubblici. L’affidamento di incarichi è sempre avvenuto nel rispetto delle vigenti normative e le tariffe sono state assolutamente proporzionate alla mole, alla difficoltà e alla qualità dell’opera intellettuale. Oltretutto nel caso di specie l’Ente non ha, sino ad oggi, ancora liquidato un solo euro”.
Dura la risposta del presidente, che spiega infine di non aver ancora ricevuto alcun atto, né dalla Procura della Repubblica, né dalla Corte dei Conti o dall’Anac, anzi di aver appreso dell’esposto dai media.