LECCO – Le nomine ai vertici delle partecipate legate a un obolo da versare al partito di riferimento passano dalle cronache nazionali a quelle locali. A Lecco si espone il Movimento 5 stelle chiedendo le dimissioni delle figure di vertice e la loro sostituzione mediante concorso pubblico.

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Ottenere incarichi dirigenziali per poi “donare” al partito in segno di riconoscenza? Riteniamo tale prassi inaccettabile e censurabile, frutto di un approccio di gestione degli enti pubblici assolutamente clientelare!

È inaccettabile che chi venga chiamato ad amministrare società pubbliche debba riconoscere una sorta di tributo alla segreteria politica che lo ha nominato. Questo metodo spalancherebbe le porte ad una gestione orientata alla tutela degli interessi del partito che lo ha nominato anziché di quelli della collettività.