BELLANO – La giunta comunale di Bellano ha approvato il progetto definitivo “Riqualificazione spiaggia di Oro: Parco polivalente a lago” che sarà esaminato da una Conferenza dei servizi indetta dall’Autorità di Bacino.
“La popolazione non ha avuto un’informazione adeguata alla rilevanza dell’intervento dichiara Costanza Panella, presidente Circolo Legambiente Lario Sponda Orientale – e non è stata coinvolta, nonostante il progetto preveda una spesa di 520mila euro con un finanziamento della Regione Lombardia per 400mila euro. Una somma rilevante di denaro pubblico per un’opera concepita secondo un pensiero vecchio di gestione delle rive, proprio quando cambia rapidamente la sensibilità verso l’ambiente e si diffonde la coscienza del valore della naturalità residua. Il fatto che le sponde siano state, nel passato, cementificate deve portare oggi ad interventi di difesa dei pochi luoghi rimasti liberi”.
“A fine luglio – continua Panella – abbiamo presentato agli Enti interessati le nostre osservazioni sul progetto preliminare, non accolte dal progetto definitivo che conferma la costruzione di muri con fondazione nel lago e di scogliere artificiali, con uno sviluppo lineare di 119 metri, la pavimentazione di un percorso pedonale largo due metri in una spiaggia che attualmente è larga dai 2 ai 5 metri, l’accesso a lago attraverso gradoni, un pontile e uno scivolo per alaggio. La realizzazione di un’area manifestazioni a nord prevede una significativa invasione dell’alveo lacustre nella misura di circa 10 metri. I muri previsti a lago distruggono la naturalità della spiaggia, che oggi vede riduzione e ampliamento secondo le vicende meteorologiche e la gestione umana dei flussi in entrata e uscita del Lario. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Lecco alla voce “PAESAGGI DEI LAGHI INSUBRICI – Il paesaggio del Lario orientale – prescrive la difesa della naturalità residuale delle sponde e dei corsi d’acqua affluenti“. Nel Pgt di Bellano questa area è inserita in una fascia classificata “con grado di sensibilità paesaggistica molto elevata”.
“Il progetto preliminare ammette che “l’intervento porterà ad una modifica dell’ecosistema di riproduzione ittico”; pensiamo non sia possibile alcun intervento ragionevole di compensazione. Si raggiunge la spiaggia solo con un cammino pericoloso lungo la strada provinciale oppure in auto intasando il poco spazio di un “parcheggio” tra la battigia del lago e la sponda del torrente. Spiace e delude questa decisione di un’amministrazione che ha messo in atto, anche in collaborazione con Legambiente, azioni positive per l’ambiente. Si è voluto dare impulso al turismo, ma ora è venuto il momento di chiedersi quanto turismo può accogliere un piccolo borgo stretto tra lago e monte, senza perdere di qualità e di equilibrio tra abitanti e turisti. Quanti e quali turisti può contenere una spiaggia lunga circa 160 metri. che ora è apprezzata da chi la frequenta proprio per la sua libertà da infrastrutture”.
“La spiaggia di Oro – conclude la nota di Legambiente – non è un’area dismessa, ma certamente necessita di un intervento di riqualificazione. Negli anni passati è stata discarica di detriti prodotti da piccole attività edilizie, compresi frammenti di eternit rimossi in gran parte con l’intervento di Road trash della Provincia di Lecco, da noi sollecitato. Da molti anni abbiamo proposto al Comune un accordo con la Regione per l’utilizzo del ghiaino periodicamente rimosso alla foce del Pioverna. Si può valutare la possibilità di dotare la spiaggia di servizi igienici, oltre al riordino e alla pulizia delle valli. Con una spesa molto più contenuta si potrebbe dare una risposta ai bisogni reali della popolazione locale e dei visitatori che amano un turismo vicino alla natura e alla storia dei luoghi”.