LECCO – È Matteo Della Bordella il vincitore della Grignetta d’Oro, premio alpinistico tutto lecchese che torna dopo nove anni di assenza, assegnato ieri 22 maggio al Teatro della Società nell’ambito della rassegna “Monti Sorgenti”, durante la serata presentata dall’ex presidente dei maglioni rossi Alberto Pirovano e dal giornalista Alessandro Filippini. Il trentunenne scalatore di Varese, membro del Gruppo Ragni dal 2006, ha all’attivo spedizioni in Patagonia, in Pakistan, in Messico e in Groenlandia, è autore di diverse prime salite e sono centinaia le ripetizioni di vie importanti. Ma non è solo il curriculum a fare la differenza.
Parimenti sbalorditivi sono le imprese degli altri sei finalisti: Hervè Barmasse della Valtournanche, che vanta la prima salita invernale della cresta Furggen, realizzata durante il concatenamento delle quattro cime del Cervino; Simon Gietl, 31 anni originario della Val Pusteria che non ha potuto esserci dal momento che proprio ieri è partito per l’Alaska; l’altoatesina Tamara Lunger (anch’essa presa da altri impegni) la seconda italiana a salire in cima al K2 senza ossigeno e senza sherpa; Corrado Pesce, 34 anni, piemontese, conosciuto per le sue imprese in Patagonia e per le salite su ghiaccio; il trentino Francesco Salvaterra, assente per motivi di lavoro e il più giovane scalatore in gara Luca Schiera.
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