LECCO – Il processo per lo stupro di gruppo a Dervio tornerà di nuovo in Cassazione: l’udienza sarà il 19 maggio. È la terza volta che succede, dopo undici anni dall’accaduto – era il 6 marzo del 2005, quando una ragazza (Vanessa), residente in Alto Lario e allora minorenne, denunciò di essere stata abusata su una spiaggia a Dervio dai quattro ragazzi che le avevano offerto un passaggio in macchina – e altri tre rimpalli tra Corte d’Appello e Cassazione, seguiti all’assoluzione in primo grado, del dicembre 2009, dei quattro giovani, stabilita dal giudice Paolo Salvatore del tribunale di Lecco.
Assoluzione confermata, con conseguente ribaltamento di due sentenze precedenti che condannavano i giovani fino a sette anni, anche a marzo dell’anno scorso dalla terza sezione della Corte d’Appello, a cui il procedimento giudiziario era stato rinviato dalla Cassazione. I quattro imputati – i cugini Mattia e Daniel Fontanini, Marco Grigi e Manuel Pedrazzoli, difesi dagli avvocati Michele Cervati, Laura Redaelli e Gianfranco Conforti – sono stati assolti perché è stato “ritenuto contraddittoria e non avvalorata dalle prove fattuali la versione della vittima”. Secondo gli avvocati Laura Redaelli e Michele Cervati “Le motivazioni dell’ultima sentenza dei giudici della terza sezione della Corte d’Appello confermano quanto stabilito la sentenza di primo grado in tribunale a Lecco”.
Il punto caldo della questione è l’attendibilità della presunta vittima, ai tempi diciassettenne. Sulla base del ricorso avanzato dall’avvocato Fabrizio Consoloni, parte civile, la Suprema Corte prenderà di nuovo in esame il fascicolo sullo stupro di gruppo.