TREMEZZINA – Quindici dei 61 uffici lombardi, di cui
era prevista la chiusura in base al piano di tagli e
razionalizzazioni presentato da Poste Italiane lo scorso mese di
febbraio, rimarranno aperti e attivi. Ne dà notizia il
sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi
territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia
Daniele Nava che, insieme al presidente di Anci Lombardia
Roberto Scanagatti e ai rappresentanti di Upl, ha condotto la
trattativa con l’azienda, ottenendo una parziale revisione del
Piano. Tra questi, anche l’ufficio postale di Tremezzo è salvo.
“Si tratta di un buon risultato – commenta Nava -. Grazie alla serietà del nostro lavoro, siamo riusciti a ottenere da Poste Italiane la rinuncia a chiudere 15 uffici. Ricordo che la Lombardia è stata la prima Regione a ottenere la sospensione del Piano facendo da apripista alle altre Regioni. Grazie al lavoro svolto dal Tavolo regionale che ha raccolto in maniera precisa e puntuale una grande quantità di dati, basati su criteri fondati e oggettivi, ci siamo presentati preparati e uniti alle trattative con Poste Italiane, evitando campanilismi e guerre tra poveri che speriamo non si scatenino ora. Abbiamo limitato in maniera significativa i danni, riuscendo almeno in parte a far valere la specificità della Lombardia. Va sottolineato che ci siamo dovuti confrontare con l’applicazione di un decreto Ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell’Agcom (2014), per cui i margini di trattativa erano molto stretti. A questo proposito voglio ringraziare i dirigenti di Poste Italiane per la disponibilità che hanno dimostrato ad ascoltare e accettare le nostre proposte. Per il futuro chiediamo comunque a tutti i parlamentari, e a quelli lombardi in particolare, una maggiore attenzione e vigilanza su questo fronte”.
Il confronto con Poste italiane è stato condotto sulla scorta di una risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 marzo scorso, che ha istituito un Tavolo – presieduto da sottosegretario Nava – cui hanno partecipato i rappresentanti di Comuni e Province e delle loro associazioni Anci e Upl, oltre che l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia Mauro Parolini (in qualità di presidente del Comitato regionale Consumatori e Utenti), i presidenti della Commissione I e Commissione IV del Consiglio regionale, Alessandro Colucci e Angelo Ciocca, e il consigliere Marco Tizzoni, relatore della risoluzione.
I criteri adottati dal Tavolo regionale per elaborare la proposta di modifica al Piano sono stati questi. Per le chiusure: Comuni recentemente oggetto di fusione (come Tremezzina), presenza o assenza di sportelli bancari nello stesso Comune; distanza rispetto a un altro ufficio postale; presenza o assenza e frequenza delle linee di trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda le razionalizzazioni (ossia le aperture a giorni alterni): situazioni particolari come giornate di mercato; concomitanza o meno delle chiusure nei Comuni limitrofi; elenco dei Comuni turistici.