VAL VARRONE – Grazie al bando “per la concessione di contributi ai Comuni appartenenti alla Comunità montana VVVR per la manutenzione e la riqualificazione dei sentieri della montagna lombarda”, l’Unione dei Comuni della Val Varrone e il Comune di Pagnona (primi in graduatoria), entro fine mese, daranno inizio ai lavori per il recupero del sentiero che sale al monte Legnone (2.609 metri), ridiscende al rifugio Griera-Alpe Campo e attraverso il passo della Stanga (dorsale orobica lecchese) chiude un bellissimo anello che a oltre 15 anni dal suo recupero necessita di alcuni interventi urgenti.
Il progetto sostanzialmente prevede la sostituzione di alcuni tratti di catene e corde di sicurezza ormai ammalorate e la posa di altre in punti particolarmente pericolosi, il ripristino di alcune parti di staccionata, la sistemazione di alcuni metri di sentiero, il taglio di arbusti e sfalcio ove necessario, l’implementazione della segnaletica e la formazione di aree picnic e di un percorso vita in località Roccoli Lorla.
Il Legnone, che è la più alta montagna della Provincia di Lecco e con il baratro più alto delle Alpi, è diventata una montagna sempre più conosciuta e apprezzata dagli escursionisti in ogni stagione dell’anno. Il sentiero fin dall’inizio permette di godere di panorami eccezionali e in tre ore circa si arriva in vetta, anche per i meno allenati, e non bisogna essere in possesso di particolari abilità alpinistiche. È frequentatissimo anche dagli stranieri che scelgono il lago per le loro vacanze ma che nel contempo vogliono godersi le nostre belle montagne. Il sentiero si collega alla Val Lesina attraverso le vie di comunicazione costruite durante il primo conflitto mondiale. Lo stesso rappresenta il primo tratto dell’alta via della Valsassina che giunge fino ai Piani di Bobbio passando per il pizzo Alto, il Rotondo e il pizzo dei Tre Signori.
Oltre alle opere di recupero dei Roccoli Lorla e delle fortificazioni della Grande Guerra (lungo la dorsale del monte Legnoncino) questo intervento renderà sempre più attrattiva la nostra zona, che in questi ultimi anni ha comunque registrato un tangibile aumento dell’affluenza turistica.
Le amministrazioni interessate ringraziano perciò la Comunità montana e Regione Lombardia per l’attenzione rivolta alla montagna lombarda, sempre più risorsa e sempre meno problema.