VALCAVA – Tre cani morti e uno salvo per miracolo. Questo il tragico bilancio di una domenica di sole nella località montana di Torre de’ Busi.

Tutti gli animali d’affezione erano in passeggiata con i loro padroni, quando, improvvisamente, si sono accasciati a terra, senza più dare segno di vita. E’ andata meglio, invece, a una coppia del paese, che ha notato il proprio cane afferrare qualcosa da terra. La corsa dal veterinario e poi il trasporto urgente in una clinica specializzata nella Bergamasca hanno sottratto l’animale da morte certa. Nel frattempo, i bocconi rinvenuti in Valcava, tutti cosparsi di una misteriosa polvere bianca, sono stati inviati al laboratorio di analisi e, a breve, si avranno i responsi.

“Quello dell’avvelenamenti di animali a causa di bocconi avvelenati disseminati sul territorio è un fenomeno inquietante – è il commento di Ilaria Innocenti, responsabile nazionale del Settore Cani e Gatti della LAV –  E’ preoccupante il segnale di aumento. Fondamentale, per far emergere la gravità del fenomeno, è stata l’Ordinanza contro i bocconi avvelenati emanata nel 2008 e reiterata negli anni, di cui da tempo chiediamo la trasformazione in legge, per fornire garanzie di tutela ed assicurare il mantenimento di indispensabili strumenti di prevenzione, attivazione delle attività competenti e procedure omogenee. La legge è un importantissimo strumento a nostra disposizione per sconfiggere il fenomeno ed è indispensabile favorirne l’applicazione: per fermare questa continua strage, tutti i casi di avvelenamento devono essere documentati e denunciati. La denuncia, oltre a rendere possibile l’identificazione e la punizione degli avvelenatori, testimonierà la gravità del problema e aiuterà la nostra azione di contrasto agli avvelenatori. Inoltre, l’importanza della denuncia è sottolineata dall’Ordinanza stessa che, in caso di decesso, obbliga il proprietario o detentore dell’animale a darne immediata comunicazione all’Autorità competente”.

La redazione di Zampamici