VARENNA – ‘Mela D’oro’, è questo il titolo di un progetto culturale che si prefigge di esplorare il tema della bellezza attraverso un suggestivo percorso tra letteratura e arte contemporanea, che sarà inaugurato domenica 31 maggio alle ore 17.30 a Villa Monastero.
Il mito narra che la mela d’oro venne affidata a un uomo (Paride) perché la donasse alla più bella tra le dee: Athena, Afrodite o Hera, rappresentanti di tre diversi modelli di bellezza e tipologie femminili. Il Bello è nell’arte e l’artista attinge a una forma ideale del bello che non esiste nel mondo reale ma in quello delle idee e che si concretizzerà nel materiale attraverso l’opera d’arte nelle sue molteplici forme. La bellezza altro non è che una qualità intrinseca di oggetti. Animali, piante, oggetti o anche persone che riescono a suscitare sensazioni piacevoli percepite istantaneamente durante l’esperienza (l’osservazione) e collegate a un contenuto emozionale positivo. Ciò avviene in seguito a un rapido paragone effettuato tanto consapevolmente che inconsciamente con un canone di riferimento interiore che può essere innato, o acquisto per istruzione o consuetudine sociale.
Da questa definizione è ben chiaro che la bellezza è un concetto con cui l’uomo si è sempre confrontato definendola per similitudine o per contrasto con stereotipi che variano da persona a persona e generando quindi un gusto soggettivo. Tali canoni variano anche da un’epoca a un’altra e in relazione alla cultura e all’area geografica, inseguendo l’evoluzione della società in cui l’uomo vive. In generale lo studio della bellezza non può che generare un senso di riflessione sul significato dell’esistenza dell’uomo nel contesto in cui esso è inserito. La storia del bello è la storia dell’umanità, un racconto millenario basato sul sentimento che l’estetica ha suscitato nell’Uomo. Attraverso la bellezza potremmo quindi esplorare i molteplici aspetti della società globale in cui viviamo, multietnica e multiculturale.
Partendo dal passato possiamo compiere parallelismi con il presente e con l’arte contemporanea in particolare per provare ad osservare il mondo con occhi diversi; per costruire dei canoni critici con cui valutare l’opera dell’artista o semplicemente per aprire dei cancelli nella nostra mente e arrivare a una consapevolezza più ampia atta a capire che ciò che siamo oggi è frutto di un’evoluzione che passa anche attraverso arte bellezza.
In questa rassegna l’arte contemporanea si presenta come una fotografia dei nostri tempi ma che non può non fare riferimento a tutta l’arte precedente. Viene così messa a confronto con la letteratura nelle le sue diverse espressioni nel corso dei secoli, attraverso un meccanismo di confronto e contrasto che mette in luce le sfumature sociali, politiche e psicologiche espresse con i canoni estetici del periodo preso in considerazione. Il fine ultimo è quello di comprendere anche il procedimento con il quale l’artista attinge a una forma ideale di bello, forma non esistente nel mondo reale, ma in quello delle idee poi ricondotte nel manierate dell’opera d’arte. Ma più semplicemente ci si inoltrerà in un viaggio in cui arte e letteratura suscitano quelle emozioni piacevoli e suggestive che la bellezza riesce a far sgorgare.