LECCO – Il conflitto che imperversa in Ucraina dalla primavera del 2014 ha causato, ad oggi,9.098 vittime tra soldati, combattenti e civili, oltre 20.000 feriti (fonte: OHCHR) e 1,6 milioni di sfollati interni, mentre 1,1 milioni di persone cerca rifugio nei Paesi limitrofi (fonte: UNHCR). Nonostante la situazione di calma apparente di questo ultimo periodo, il Paese continua a versare in condizioni estremamente precarie: cecchini armati di kalashnikov a pattugliare le strade, continue esplosioni dalle trincee e coprifuoco serale, in un clima di costante terrore.
Vista la drammaticità della situazione, Les Cultures sta potenziando non solo l’invio di materiale umanitario per gli sfollati interni (recentemente ha inviato 200 chilogrammi di generi alimentari e per l’igiene), ma anche le adesioni al progetto di ospitalità terapeutica, un aiuto al miglioramento dello stato di salute dei ragazzi, ma anche un supporto economico per le famiglie coinvolte.
Da oltre ventuno anni, grazie alla collaborazione del partner locale Detskij Fond di Chernigov, l’associazione lecchese porta avanti il progetto di Ospitalità terapeutica per i bambini provenienti dalle aree contaminate dal disastro di Chernobyl, accogliendo ragazzi di età compresa tra i 7 e i 14 anni, un mese in inverno e un mese in estate.
“Stiamo cercando di coinvolgere anche altre famiglie per questa importante iniziativa, fornendo un aiuto concreto alle persone coinvolte da questo terribile conflitto – spiegano dall’associazione – Per chi volesse partecipare al prossimo soggiorno estivo (luglio/agosto), il termine ultimo per presentare la propria adesione è il 20 febbraio 2016, a questo link la documentazione e tutte le informazioni necessarie”.