PERLEDO – “Una valutazione attenta con gli esperti e con gli organi competenti ha portato a una decisione dolorosa ma necessaria per la sicurezza e la funzionalità della piazza”.  Con queste parole l’amministrazione guidata da Fernando De Giambattista motiva l’intervento sull’albero secolare di fronte alla stazione ferroviaria di Perledo-Varenna-Esino che tanto sta facendo discutere.

cedro del libano_perledo_2017L’amministrazione di Perledo, con riferimento all’intervento da eseguirsi presso il piazzale della stazione ferroviaria ubicata a Olivedo, intende chiarire che lo stesso si è reso necessario esclusivamente per garantire l’incolumità pubblica ai fruitori della piazza e ai fabbricati circostanti in quanto l’apparato radicale dell’alberatura esistente ha creato seri danni al muro di sostegno del piazzale causando più volte la caduta di sassi sulle proprietà sottostanti e rendendo di fatto impraticabile la pavimentazione in acciottolato circostante.

Si precisa che questo Comune si era attivato, in primo luogo e a suo tempo, con la Comunità Montana per avere il parere dell’Agronomo allo scopo di non escludere alcuna possibilità e quindi neanche quella di salvare l’albero, così come già fatto per il faggio presente sul tracciato della nuova strada di Bologna, oggi ancora presente a discapito di un restringimento del calibro stradale. La consulenza attenta dell’agronomo della Comunità Montana e le valutazioni dell’Utc purtroppo hanno costatato l’impossibilità di mantenere l’essenza nel piazzale della stazione e la decisione dell’amministrazione è andata in tal senso.

cedro stazione perledo-varenna (1)Successivamente il Comune otteneva da tutti gli enti di competenza le necessarie autorizzazioni (monumentale e paesaggistica della Soprintendenza) per dar seguito ai lavori di riqualificazione e messa in sicurezza dell’intera area comprensiva di adeguamento statico del muro di sostegno e riposizionamento della pavimentazione sollevata.

Resta inteso quindi come si sia cercato di agire nel modo più responsabile possibile, valutando i pro e contro di ogni soluzione.

Si rammenta infine che il Comune, che ha ponderato la possibilità di salvare l’essenza, ma che ha valutato come prioritaria la messa in sicurezza della situazione, formerà in luogo dell’alberatura, non nuovi parcheggi, ma un’aiuola da piantumarsi con essenze idonee e compatibili con le peculiarità del sito, in accordo con la Comunità Montana e il Corpo Forestale dello Stato ed evitando errori comuni in passato, cioè di messa a dimora di un’essenza non adeguata al contesto.