LIERNA – Concluso il maquillage della casetta dell’acqua di Lierna, entrata in funzione il 28 agosto 2012 e che da allora ha erogato complessivamente 1.300.000 litri tra acqua frizzante e naturale.
“Numeri che ci rendono certamente entusiasti – commenta il sindaco Silvano Stefanoni – se pensiamo a quanto petrolio abbiamo risparmiato nella produzione delle bottiglie di Pet (polietilene tereftalato), una resina termoplastica che si ottiene utilizzando combustibili fossili, appunto come il petrolio”.
“Per ottenere una tonnellata di Pet ne serve 1 e mezza di petrolio e per trasformare il Pet in bottiglie viene utilizzata energia ottenuta frequentemente consumando petrolio – prosegue il primo cittadino -. Potrebbe sembrare irreale, ma per mettere in commercio uno degli elementi più economici e sani della terra vengono utilizzate quantità ingenti di uno di quelli più inquinanti e costosi. Il tutto diventa ancora più privo di senso se pensiamo al fatto che nel processo di produzione delle bottiglie di plastica vengono utilizzate anche ingenti quantità di acqua. Inoltre l’eliminazione o il riciclo non sono affatto semplici e privi di effetti collaterali: le bottiglie, se le lasciamo in discarica, possono impiegare fino a 1000 anni per degradarsi, se le demoliamo negli inceneritori si rischia di liberare nell’atmosfera sostanze molto dannose per la salute, come la diossina, e se infine pensiamo di interrarle si rischia invece di inquinare con metalli pesanti terreni e relative eventuali falde acquifere creando così un circolo vizioso”.
“A questo punto dobbiamo farci una domanda, che sorge spontanea: ha senso continuare a consumare acqua in bottiglia di Pet sapendo che tutto questo contribuisce fortemente al progressivo impoverimento delle risorse non rinnovabili ed all’inquinamento del nostro pianeta? Direi di no! Perciò cari liernesi continuiamo nella buona e sana abitudine di recarci alla casetta dell’acqua con bottiglie di vetro o di Pet, pur sempre utili così riutilizzate!”