VARENNA – Ben accolto in paese il libro di Vittorio Mezzera, “La sala stemmata di casa Serponti nella Villa Cipressi di Varenna“. Gli intervenuti alla presentazione hanno potuto ascoltare l’autore del volume raccontare i particolari della propria ricerca, per poi essere guidati alla visita della “Sala degli Stemmi”, conosciuta anche come “Sala del Caminetto”, aperta al pubblico per l’occasione.
La presentazione è stata aperta da Nives Balbi, assessore alla cultura del Comune di Varenna, che ha finanziato l’edizione del libro, pubblicato per i tipi di Colombo di Valmadrera.
Mezzera ha quindi iniziato il suo racconto, tracciando inizialmente le vicende storiche che hanno caratterizzato Villa Cipressi: nata come dimora dei Serponti, passa quindi agli Isimbardi, finché nel diciannovesimo secolo diviene un albergo gestito dalla famiglia Venini che vede tra gli ospiti illustri anche l’imperatore d’Austria e Ungheria Ferdinando I e la sua consorte l’imperatrice Maria Anna di Savoia.
In seguito la proprietà passa dall’imprenditore serico Enrico Andreossi (1828-1884), al nobile ornitologo Hubert Delaval Astley (1860-1925), e quindi all’editore torinese Carlo Accame (1893-1975). Dal 1975, la proprietà diviene pubblica, e legata all’attività congressuale di Villa Monastero.
In seguito, Vittorio Mezzera ha condotto i partecipanti nella visita guidata all’ambiente protagonista del volume, illustrando la serie di stemmi che la ornano e che rappresentano la famiglia Serponti e le casate con le quali furono stretti legami famigliari, come i Balbiani, i Calvasina, i Torriani, gli Sforza e i Venini.