VARENNA – È terminato dopo poco più di due anni il sodalizio che legava i gruppi consiliari di maggioranza “Vivere Varenna” e di minoranza “Uniti per Varenna”: a settembre del 2016 avevano votato – assieme e all’unanimità – le linee programmatiche per il successivo quinquennio amministrativo. Ora qualcosa si è incrinato tra le due formazioni e quello che si era presentato come un virtuoso progetto di sinergia da oggi tornerà ad essere un dialettico confronto fra maggioranza e opposizione.
A tal proposito pubblichiamo di seguito la lettera del capogruppo “Uniti per Varenna” Paolo Ferrara, che – a circa metà del mandato – decide di uscire autonomamente dalla maggioranza.
Signor Sindaco, Consiglieri, Signor Segretario
Dicembre rappresenta metà del nostro mandato.
Le linee programmatiche, assemblate e votate assieme alla unanimità, hanno rappresentato a suo tempo un tentativo coraggioso, da ambo le parti, di forzare vecchie ruggini ed abitudini “bellicose” che per anni avevano caratterizzato l’amministrare la cosa pubblica di Varenna. Per circa due anni, tra alti e bassi abbiamo tentato di dar seguito a quanto concordato. Ci abbiamo provato.
Non amo per mia abitudine, girare troppo attorno ai problemi. Mi chiedo: ci siamo riusciti?
Per rispondere a questa domanda, per noi di Uniti per Varenna decisamente ormai retorica, basta rispondere con onestà intellettuale, come direbbe il buonista Veltroni, a questa semplice domanda: “È questo l’amministrare il nostro Comune, che vi immaginavate quando eravate all’Opposizione? O poi quando avete vinto le Elezioni? O Quella che ci aspettavamo noi?”
E’ una domanda che più volte vi abbiamo posto, portandovi con trasparenza le criticità che cittadini, simpatizzanti di ambo le parti, nostri Consiglieri ed io stesso, rilevavamo con dispiacere.
Le non risposte che abbiamo ricevuto, si rifacevano a peccati della vecchia Amministrazione o, da ultimo, a presunte difficoltà legate al Personale. Al riguardo, per correttezza, non entro nello specifico.
Credo che a metà mandato queste risposte non “tengano” più, forse ve ne rendete conto anche voi stessi. Ma tanto è.
Più volte vi abbiamo incontrato, sottolineando come a nostro avviso si stesse amministrando (aggiungo parzialmente) assieme male; o meglio, nettamente al di sotto delle aspettative di ci aveva votato, sia voi che noi. Più volte, vi ho scritto a riguardo.
Esito? Nulla è cambiato.
Se non che col tempo, vi è stata una ulteriore sorta di metamorfosi a carattere involutivo: è emersa sempre più la direzione assunta in modo talvolta autoreferenziale dalla Giunta, sempre più distante dai Consiglieri. Chi dovrebbe decidere e chi dovrebbe agire. Il paradosso è che da entrambi i lati, la cosa non ha funzionato.
Un Sindaco che ha dato un’impronta votata alla “autotutela totale” a tutti i costi, di sé stesso e della Giunta, votato al tirare a campare. Un “andazzo” che col tempo, ha in parte contribuito a “smorzare”, “mortificare” anche quei Consiglieri – con franchezza riconosco di entrambi le parti – che si erano dimostrati sin dalle prime battute pronti ad operare con entusiasmo.
Questo che stiamo vivendo, non è amministrare ma dormire. Vorrei usare altri termini, ma è giunto il tempo di tirare le somme.
A settembre le avevamo detto con franchezza che per noi con queste modalità votate al “non decidere”, al “volare non basso, ma ancor più giù’” non saremmo stati disposti ad andar oltre. Ci saremmo aspettati un cambio di marcia, a vantaggio di Varenna e del progetto di svolta che assieme avevamo ipotizzato. Guardando anche oltre il nostro mandato.
Ma non a tutti i costi. Davanti agli elettori – prima durante e dopo le Elezioni – si porta l’Amministrare, quel che si sta facendo. E noi che si porterebbe? Il nulla, nemmeno la capacità di impegnare i molti soldi a disposizione oppure di portare a termine con successo i numerosi bandi a cui si è partecipato rischiando oggi di perdere i contributi potenziali assegnati.
Mi dispiace – qui parlo strettamente a livello personale – riconoscere come questo progetto sia amaramente naufragato. Probabilmente da oggi si apriranno altri scenari, per i vostri e nostri elettori e simpatizzanti. Non credo che ci sia da gioire, da ambo le parti.
Ripeto, tal è ad oggi la situazione.
Ci amareggia infine, signor Sindaco, dover imputare a lei in prima persona il naufragio di questo tentativo di amministrare assieme. Non ci è sfuggito a più riprese – e glielo diciamo senza nessun “peloso” tentativo di imbonirci nessun Assessore o di giocare stupidi e squallidi tentativi di “stuzzicar divisioni” –, il suo “imprintig” votato ad un timoroso “se non faccio non sbaglio” a cui il resto della sua Giunta, con più esperienza amministrativa di lei, si è dovuto adeguare, per ovvi e comprensibili motivi. In questo, e la preghiamo di non fermarsi alla provocazione apparente ma alla sostanza sottostante, ricorda la Sindaca Virginia Raggi che opera ancora a latitudini più basse.
Detto tutto ciò, le conclusioni.
Innanzitutto ringrazio i Varennesi, i sostenitori di Uniti per Varenna e i miei Consiglieri che assieme, al netto talvolta di posizioni diverse, hanno appoggiato comunque questo tentativo difficile e per questo coraggioso. Ringrazio con sincerità anche quelli, tra i simpatizzanti e Consiglieri di Vivere Varenna, che – come dice una canzonetta famosa “ci hanno creduto”. È andata invece diversamente, per responsabilità ben chiare: le sue, signor Sindaco.
Con stasera, il Gruppo Uniti per Varenna esce autonomamente dalla Maggioranza e svolgerà con decisione e non in modo ideologico il ruolo di Opposizione. I Consiglieri Vitali e Cavalli, che ringrazio per la collaborazione, le restituiscono le deleghe ricevute alla Protezione Civile e ai Tributi/Impianti Tecnologici. Il sottoscritto pone a disposizione del Sindaco, il ruolo di Vicepresidente dell’ADP Sentiero del Viandante.
Da questa sera, Signor Sindaco, solcherà le “acque dell’amministrare” ancora da solo: come sempre – le sottolineiamo ancora una volta – ha comunque in sostanza, voluto fare. Come direbbe un mio caro, simpatico e noto amico velista di Fiumelatte, buona navigazione ma attento a non sbattere. Da oggi – e lei ben comprenderà a cosa mi riferisco – viaggerà davvero, da solo.
Paolo Ferrara
Capogruppo “Uniti per Varenna”