MANDELLO DEL LARIO – Non si smorza la polemica tra l’amministrazione uscente di “Casa comune” e quella ora in carica. In un duro comunicato la lista capeggiata da Grazia Scurria parla di “Un’altra promessa mancata del ‘Paese di tutti’: dopo l’aumento dell’Irpef alle famiglie e alle fasce deboli, un altro colpo mortale ad una delle categorie a cui aveva promesso tanto in campagna elettorale: i commercianti”.

“Nonostante il tentativo di discolparsi – afferma la nota -, l’amministrazione Fasoli non è in grado di spiegare ai negozianti di Mandello la vera ragione per cui si è arresa senza neanche iniziare la battaglia contro la grande distribuzione alimentare, rinunciando praticamente a tutte le utilità pubbliche contenute nelle previsioni urbanistiche per quell’area. Nella delibera che la giunta ha assunto c’è la resa incondizionata al potere economico, con danni notevolissimi per il paese”.

“Si perde l’opportunità di realizzare un asilo nido comunale – incalza CasaComune per Mandello Democratica -, che tante famiglie chiedono da sempre e che l’amministrazione di Casa Comune aveva previsto nell’area Cortesi. Viene barattato questo indispensabile servizio pubblico con una somma di denaro che è meno della metà del costo di realizzazione dell’asilo nido, si consente al privato di tracciare la strada di accesso al centro commerciale su un’area pubblica che oggi dà servizio di parcheggio ai camper di tutti i mandellesi e che verrà smantellata. Il potere del denaro torna a comandare a Mandello, in barba ai commercianti giustamente imbufaliti, dopo essere stati illusi di essere garantiti nei loro diritti proprio da chi oggi decide la loro probabile fine. Un esempio su tutti quelli a rischio è Molina, zona riqualificata con importanti investimenti da Casa Comune, dove tante piccole realtà commerciali hanno rivitalizzato la frazione, cui a parole dice di tenere molto il capogruppo del Paese di tutti Sergio Gatti. Il potere del denaro che è stato sempre lontano dalle scelte politico-amministrative di Casa Comune, il potere del denaro che per dieci anni è rimasto fuori dal palazzo comunale ma che ora, magari anche grazie a qualche legame di parentela che costringe un assessore ad astenersi dalla delibera di Giunta, rientra nel Municipio”.

“Se questo è il nuovo – conclude il comunicato -, cari mandellesi, da cittadini non potremo che rimpiangere chi lo ha preceduto, chi per dieci anni ha governato Mandello pensando al bene dei suoi cittadini e dell’operosità della sua comunità e non agli interessi dei singoli”.