Il 12 dicembre verrà inaugurato il nuovo supermercato a Mandello, è annunciata la presenza delle Autorità (?) e addirittura la giornata è dedicata all’inaugurazione, mentre l’apertura al pubblico avverrà solo il giorno dopo, 13 dicembre.
Ma che cosa ci sarà mai da festeggiare? Forse l’apertura di quello che, prima o poi, diventerà un centro commerciale e che causerà la chiusura forzata (per le leggi del mercato) di tutti quei negozi di vicinato che, fino ad oggi, sono rimasti a servizio delle fasce più deboli della popolazione, come gli anziani o i cittadini che hanno problemi di mobilità, fornendo i generi di prima necessità anche nelle zone più periferiche del paese?
O forse l’apertura di un’area commerciale alla quale l’amministrazione Fasoli ha svenduto il proprio territorio, dimezzando il beneficio pubblico, quindi destinato a tutti i cittadini, che quell’ambito di trasformazione aveva previsto nel PGT, prima della variante urbanistica approvata da questa amministrazione?
O forse l’insediamento di un mostro edilizio, che ha compromesso le visuali paesaggistiche di una delle zone più belle di Mandello, ha sconvolto la viabilità cittadina a evidente vantaggio dell’ingresso del supermercato, ammorberà l’aria della zona residenziale sottostante, nella quale invece si infileranno i camion per il carico e scarico e illuminerà a giorno mezzo paese?
Un’amministrazione oculata avrebbe dovuto essere più presente, più attenta e più vigile dell’interesse della collettività nel momento in cui invece abdicava al proprio dovere di governare il territorio, nel momento in cui rinunciava a ciò che doveva chiedere per i propri cittadini in cambio dei notevoli vantaggi concessi al privato.
Un’amministrazione che tiene ai propri cittadini dovrebbe essere presente alle iniziative proposte dalle associazioni mandellesi e non solo ad alcune (sempre le stesse), in particolare quelle che si occupano dei più fragili, dei più deboli, anziché presentarsi in grande spolvero a tagliare il nastro di un supermercato. Perché di questo si tratta: di un supermercato, di un’attività commerciale privata che, per quanto grande sia, non necessita, per aprire le porte, né della presenza del Sindaco, né di quella di nessun’altra autorità.
Le Autorità, quelle degne di stima, le vorremmo vedere in ben altri contesti ma non certo in quello del 12 dicembre.
Casa Comune