ESINO LARIO – “Comunità e istituzioni usate per una spregiudicata campagna di marketing privata, avallandone un ruolo di benefattrice dei piccoli comuni, e consentendole di realizzare una grandiosa campagna promozionale a buon mercato“. Non usa mezze parole Ruralpini.it, seguitissimo blog di montagna dedicato ad analisi di economie e società “di resistenza”.
“Tutto può diventare merce, senza alcuna forma di rispetto per nulla – prosegue l’autore – la vendita di un paese a pezzi, come in un catalogo e-commerce, è stata presa sul serio da tanta gente e anche dai media” ribadendo quanto LarioNews aveva rivelato e dando una sponda agli esinesi rimasti a dir poco scottati dall’uso fatto del loro paese.
Ruralpini.it prosegue la disamina evidenziando il cinismo dell’operato di Spada (a.d. di Eolo) e Pensa (sindaco di Esino) nello sfruttare le difficoltà che per altri Comuni sono reali, ricostruendo la dinastia dei Pensa, “imprenditori che trasferirono le officine a Colico“, e non potendo certo sorvolare sul cameo di Sgarbi.
Lo scherzo insomma non si è concluso con la conferenza in Regione Lombardia e con l’ultimo comunicato stampa “disvelatore” della provocazione, e capace magari di intortare la stampa nazionale distratta dall’aspetto goliardico o quella locale, ma la trovata – così come rivelata e approfondita in tempi non sospetti da LarioNews – sta ancora avendo i suoi tutt’altro che sottaciuti echi.
> Qui l’articolo pubblicato da Ruralpini.it
C.C.