INNSBRUCK (AUSTRIA) – “Oggi è cominciata bene la giornata ma verso il 40emo km ha cominciato a piovere, prima in modo leggero poi, dopo essere stato investito da un vento forte, è arrivato un temporale piuttosto impetuoso, con lampi molto vicini” così racconta Roberto Pasino che sta percorrendo le strade europee per arrivare da Perledo ad Budapest in 12 giorni, parlando della seconda tappa tra Pfunds e Innsbruck.
“Per un errore di misura il parafango posteriore è pressoché inesistente e lo scroscio d’acqua tirato su dalla ruota mi arriva nei tratti veloci fino al casco… pazienza ma che freddo…”
Roberto si complimenta con i tirolesi per la sicurezza sulle strada per i ciclisti anche se sta usando vie secondarie e non sempre ciclabili ma sempre ben segnalate sia con l’uso di segnaletica orizzontale che verticale.
“Il rispetto che hanno sia gli svizzeri che gli austriaci verso i ciclisti non è una virtù che si può imputare agli italiani… loro si accodano e solo quando è certo di non arrechino danno ti passano…. Scarponi sarebbe ancora con noi se fosse nato da queste parti delle Alpi ne sono certo” ha commentato il biker di Perledo.
Nella tappa di domenica Roberto ha percorso 162 km con 4468 D+ e 3644 D- pedalando per 10 ore circa effettive con 37 minuti di pausa totale in tutta la giornata.
L’avventura continua, questo lunedì Roberto percorrerà i 142 chilometri che separano Innsbruck da Rosenheim in Germania sotto un bel sole e noi vi racconteremo il tutto con un nuovo articolo sempre su Larionews.
F.M.