LECCO – Arriva dall’ospedale “Alessandro Manzoni“ di Lecco la triste conferma relativa alla sorte di Pio Mainetti, il runner di 63 anni scomparso nel nulla lo scorso mese di maggio mentre si allenava sulle sue amate montagne: appartengono al perledese i resti umani rinvenuti lunedì nei pressi dei Pizzi di Parlasco da due fungiatt.
Lo ha stabilito l’autopsia comiuta oggi, mercoledì, dall’esperto anatomopatologo Paolo Tricomi, che ha certificato la corrispondenza con Mainetti del corpo ritrovato l’altroieri e subito esaminato in prima battuta dai Carabinieri e dalla scientifica – allertati dal sindaco di Parlasco Renato Busi.
Si spegne così, mestamente, anche l’ultima speranza per lo sfortunato atleta di Perledo, conoscitore di strade e sentieri del territorio che percorreva pressoché quotidianamente nel corso dei suoi allenamenti e per le gare di corsa in montagna.
A lungo, dopo il mancato rientro a casa, era stato cercato da decine di volontari e da Soccorso alpino, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza col supporto di unità cinofile ed elicotteri.
Una volta sospese le ricerche, sono trascorsi circa quattro mesi fino al rinvenimento – del tutto casuale – dei resti del 63enne disperso.
RedCro