Foppolo è un paesino di 185 abitanti, in Lombardia, nel cuore dell’Alta Val Brembana. 1.500 metri sul livello del mare, ci sono passati romani e barbari, pastori e alpinisti. Ci sono passati sciatori. Ed è da qui che sono partiti i sogni di Sofia Goggia, l’astro nascente dello sci alpino italiano.
È qui a Fòpol, come si chiama in dialetto bergamasco, che suo nonno comprò negli anni Sessanta una piccola casetta, un bilocale acquistato per scappare dalla città, venire in montagna e sciare. “Era da più di dodici anni che non mettevo più piede qui dentro – ha scritto la Goggia in un post sulla sua pagina Facebook – Sono seduta sul divano, che l’altra sera mia mamma ha trasformato in letto con la stessa cura e con lo stesso amore che ci metteva quindici anni fa, quando lo condividevo con mio fratello; una piazza e mezza che mi ha vista sognare e dove sono certa di aver passato notti beate al pensiero di sciare l’indomani”.
Scava nel passato, Sofia Goggia, e tira fuori i viaggi sulla Nissan Terrano verde del papà, dopo i compiti e le lezioni di nuoto. Tira fuori gli appuntamenti alle 8 di mattina al Piazzale, le discese sulla Quarta Baita sul Montebello. Tira fuori le discese spianti, a uovo, fatte fra Foppolo e Carona. “La competizione era tutto per me; vivevo per quelle giornate, dove volevo imparare a sciare meglio e dove un semplice “brava” del mio maestro era tutto ciò che mi bastava per tornare a casa soddisfatta e con il sorriso”.
Ne è passato tanto di tempo da quegli anni. E il presente per Sofia Goggia parla di tanti record e tanti successi. Un oro olimpico nella discesa libera di Pyeongchang, nel 2018, un bronzo e un argento nei Mondiali di Sankt Moritz nel 2017 e di Are quest’anno, una terza posizione come miglior piazzamento in classifica generale nella Coppa del Mondo del 2017. Ed è proprio questo l’appuntamento che Sofia sta preparando. Dal 28 agosto si trova in Argentina, ad Ushuaia, insieme a Federica Brignone e Marta Bassino, sotto lo sguardo del direttore tecnico Giovanni Luca Rulfi e del direttore sportivo Massimo Rinaldi. Nei prossimi giorni arriveranno anche Francesca Marsaglia, Roberta Melesi, Karoline Pichler e Laura Pirovano. La Coppa inizierà il prossimo 26 ottobre a Solden, in Austria, sulla pista Rettenbach, e si articolerà in diverse gare tra Killington, Stati Uniti, Lake Louise, Canda, Sankt Moritz, Svizzera, Zagabria, Austria, passando per le italiane Sestriere, La Thuile e Cortina d’Ampezzo. “Non temo nessun posto – ha detto Sofia Goggia – ci sono quelli meno adatti a me e proprio per questo diventano motivo di sfida, devo e voglio migliorare. Cortina d’Ampezzo è il posto che amo di più in assoluto”.
E dovrà prendere forza proprio da questo per giocare un ruolo di primo piano in questa Coppa del Mondo.
Nessuna italiana ha mai vinto la Coppa del Mondo di Sci Alpino. Prima di Sofia Goggia, arrivata prima in Discesa lo scorso anno, ci furono Denise Karbon, nel Gigante 2008, Isolde Kostner, per due volte prima in Discesa tra 2001 e 2002, e nel 1997 Deborah Compagnoni, ancora nel Gigante. Quest’anno può essere la stagione giusta per mettere la parola fine all’impero della Shiffrin che dura ormai dal 2017. Serve concentrazione, impegno e anche un pizzico di fortuna. Serve inseguire i sogni e quello, Sofia Goggia, lo sa fare benissimo.