GALBIATE – E’ entrata in vigore mercoledì 2 aprile e prevede una sanzione tra 250 e 350 euro ai trasgressori la nuova legge a tutela degli animali che, in Friuli, consente l’accesso a locali e mezzi pubblici agli amici a quattro zampe.
Situazione che, purtroppo, non si verifica in Lombardia, e nel Lecchese in particolare. Basta recarsi al cimitero di Galbiate con il proprio cane, magari per portarlo sulla tomba del suo compianto padrone per un saluto, per rendersene conto. Si parcheggia l’auto, si fa scendere il cane rigorosamente al guinzaglio – anche perché la zona è piuttosto pericolosa, trovandosi a due passi dalla strada a scorrimento veloce – e ci si avvicina all’ingresso. Qui, colpo di scena, l’antipatico cartello “Io non posso entrare neanche al guinzaglio”. Ma come?
Ebbene sì. Se, da un lato, è certo che al caro defunto avrebbe fatto piacere ricevere la visita del proprio amico a quattro zampe, così come quella di qualunque altro parente, dall’altro lato, c’è chi, di questo legame, si disinteressa totalmente. E, in un cimitero, non ci si può di certo nascondere dietro un divieto per questioni di igiene…
Oltre il danno, poi, la beffa. Fuori dal cancello d’ingresso, in bella mostra e a una manciata di passi dalla strada provinciale, sono appesi al muro alcuni moschettoni, ai quali i padroni possono “tranquillamente” legare il proprio cane (sperando che, nel tempo della visita al famigliare defunto, un’auto non faccia la curva troppo larga o l’animale non si sfili dal guinzaglio), per poi riprenderlo una volta usciti dal camposanto.
E’ proprio il caso di dirlo che, anche in questo, il Friuli Venezia Giulia fa scuola. Molti, infatti, sono i punti conquistati nella battaglia per i diritti degli animali, a partire dal divieto di utilizzarli nella pratica dell’accattonaggio, a quello della detenzione per chi è stato riconosciuto colpevole di reato di maltrattamento, a quello del dono degli animali d’affezione come premio ricompensa, omaggio, regalo in feste o sagre, spettacoli, attività commerciali, lotterie, così come quello della detenzione a catena fissa.
Inoltre, ai cani accompagnati dal detentore è consentito l’accesso in tutte le aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, compresi parchi, giardini e spiagge libere, e il libero accesso su tutti i mezzi di trasporto pubblico operanti nel territorio regionale.
La redazione di Zampamici